martedì 1 marzo 2016

Tutto l'anno in una vetrata: marzo




Anche se sono in viaggio dall'altra parte del mondo, non riuncio all'appuntamento con il calendario che ho scelto di pubblicare per quest'anno: il ciclo dei mesi, raffigurato, nel primo quarto del XIII secolo, nella vetrata del deambulatorio sud della cattedrale di Chartes.
E ora che febbraio è appena finito, ecco come appare, sfolgorante di colori, il mese di marzo:



È ancora un clima da pieno inverno quando un Marzo infreddolito, personificato da un contadino, abbigliato con una tunica lunga e un mantello con cappuccio, con le mani coperte dalle muffole, si appresta a potare i rami intricatissimi di una vite che sembra invadere tutto lo sfondo.
Un'attività pesante che richiede fatica e concentrazione: il viso, di profilo, è rivolto verso la vite, mentre il piede sporge fino a coprire uno dei bordi colorati del tondo che racchiude la scena.
La vite e il vino sono simboli cristiani ma anche un segno di abbondanza e di buon auspicio.
Come suggerisce la posa, Marzo è il mese del passaggio: avanzando porta con sé la luce e il calore del sole e, come sempre nel ciclo immutabile delle stagioni, i giorni freddi dell'inverno cederanno il passo al tepore delle belle giornate della primavera.