domenica 15 luglio 2012

Henri Matisse: "Sotto le stelle del jazz..."





"Quello che ho sempre sognato è un'arte della serenità... senza niente che affligga o disturbi... che sia qualcosa di analogo a una buona poltrona, che rilassi e che riposi.."(H.Matisse)



Stavolta nessun mistero, nessun giallo, come nei post precedenti,  ma immagini molto note, che avevo voglia di rivedere, immagini di una freschezza e di una vitalità straordinarie.

"Caronte", "Lucifero","Minosse": per descrivere il caldo di questo luglio si sono scomodati tutti i personaggi dell'"Inferno".
Sudore, afa, nessuna voglia di leggere, poca anche di scrivere.
Ma un rimedio c'è.
Bastano un bel CD in sottofondo (Charlie Parker, per esempio: QUI è il link) e un libro come questo da sfogliare, per rinfrescare l'aria opprimente di un appartamento di città e sentirsi trasportare "sotto le stelle del jazz", per dirla con Paolo Conte.




Nel 1947 Henri Matisse ha settantotto anni, è stanco, malato e i postumi di un'operazione lo hanno costretto tra letto e sedia a rotelle. L'uso dei pennelli e della tavolozza lo affatica, ma ha ancora voglia di creare e di esprimersi. Allora, trova un modo diverso e meno stancante di fare pittura: quello di "dipingere con le forbici", colorando a tempera, tagliando e incollando ritagli di carta dalle tinte brillanti (i "papiers gouaches decoupées").
Eccolo in questo video mentre lavora ( il link è QUI).
"Invece di disegnare il contorno e inserirvi il colore, disegno direttamente nel colore": dice.


Il colore, appunto, è stato il protagonista di tutta la sua pittura, fin dall'esposizione nel Salon del 1905, quando lui e i suoi amici furono definiti "fauves", belve, per la violenza esplosiva dei loro dipinti: nessuna prospettiva, nessun chiaroscuro, solo tinte vivaci, innaturali, usate per esprimere tutta la gamma delle emozioni.
"Un barattolo di colori gettato in faccia al pubblico": disse un critico.
A quella maniera di creare, di dare libro sfogo ai sentimenti, Matisse è rimasto fedele per tutta la vita, senza inquietudine, ma lasciandosi andare alla pura gioia di vivere.
E ancora continua, anche se è vecchio e malato

Un raffinato editore, Emanuel Tériade, che pubblica la rivista  "Verve", per cui Matisse ha già lavorato, lo convince a radunare i suoi disegni e i suoi pensieri in un libro che verrà stampato con una tiratura limitata di 250 copie.
Venti immagini, rese perfettamente: venti litografie realizzate con un procedimento lungo e laborioso, intervallate da centotrenta pagine di testo.
Frasi e pensieri, scritti con un pennello sottile, con inchiostro nero su  fondo bianco. Testi che, come dice l'artista, "si possono leggere o non leggere", ma che servono come "sfondo sonoro", per far risaltare le immagini
"Come gli aster- spiega ancora- servono in un bouquet per far risaltare gli altri fiori".

È come se  qui ricapitolasse tutti i suoi interessi.
"Queste immagini dai colori vivi e violenti sono nate dalla cristallizzazione dei ricordi del circo, dei racconti popolari, o dei viaggi": spiegherà.







Il circo lo aveva affascinato fin da bambino, con i suoi saltimbanchi e i suoi fenomeni, come il "Mangiatore di spade".








Oppure con i suoi acrobati e la vivacità dei suoi colori.






Icaro, con il suo cuore rosso pulsante e le sue braccia curve come ali in volo, rimanda alla sua passione per la mitologia





La laguna è un ricordo del suo viaggio in Polinesia, sulla traccia dei paesaggi di Paul Gauguin.



Venti immagini: pensieri e ricordi di una vita intera. 

Il titolo del libro doveva essere "Cirque", circo, ma "Jazz" gli è apparso più evocativo della libertà e del piacere dell'improvvisazione.
Anche lui, come un jazzista, improvvisa su un tema e anche lui deve stare attento all'armonia dell'insieme: "Non basta mettere i colori, anche se bellissimi, gli uni accanto agli altri, i colori devono reagire gli uni con gli altri. Altrimenti è cacofonia.
Il jazz, invece, è ritmo e significato"

"Jazz" è il regalo di un vecchio artista, una lezione di felicità e di energia, nel segno della musica.
A noi non resta che sfogliarlo e sognare.




20 commenti:

  1. Jazz e Matisse: un invito a nozze apposta per me. grazie grazie grazie!

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  2. Questi dipinti di Matisse sono proprio belli. Avevo già visto Icaro ma non sapevo che facesse parte della serie del libro, a proposito, sai se sia ancora pubblicato? Ciao
    Sara

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    1. Il libro è stato recentemente ripubblicato da Electa in edizione raffinatissima (e costosa).Altrimenti cerca su Amazon che si possono trovare edizioni meno belle, ma a prezzi minori. E poi tutte le immagini le trovi sul web.

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    2. Il volume di Electa - 299 euro - si può acquistare a rate da euro, senza costui aggiuntivi, in tutte le librerie come la mia, Spedizione Gratuita!

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  3. "una lezione di felicità e di energia": mi piace, mi piace molto. E che a darmela sia un artista del calibro di Matisse, ma prima di tutto un uomo che invece di ripiegarsi nella malattia e nello sconforto ha ancora voglia di giocare e di condividere, mi piace ancora di più.
    Grazie, come al solito sei veicolo di incontri preziosi, al di là dello spazio e del tempo :-)

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    1. E' vero che la gioia di vivere di Matisse è quelle di un grande artista e di un grande uomo. Nel video che ho messo come link traspare la sua felicità di creare e di condividere.

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  4. È corroborante dare inizio alla mia giornata con Henri Matisse e col Jazz. Grazie:-)
    Marco

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    1. Corroborante anche per me rivedere queste immagini. Non a caso le ho pubblicate!

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  5. Indubbiamente è un sogno da sfogliare su note appassionate e per dirla come un gallerista che conobbi la pittura di Matisse è come un pianoforte di emozioni non immediate ma da coltivare col tempo.
    Felice giornata
    Davide

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    1. Bella l'immagine del pianoforte di emozioni! Matisse è una straordinaria carica di vitalità ed energia. Sono queste le sensazioni che mi piace coltivare...

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  6. Col jazz ho sempre avuto un rapporto conflittuale, ma Matisse lo adoro, senza riserve!
    A presto amica mia, ti saluto anche qui prima di partire.
    :)

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    1. Anch'io Matisse lo adoro senza riserve. Ma anche il jazz...:-)
      A presto e buone vacanze!

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  7. Ma sai che proprio ieri mi è arrivata la newsletter che a Palazzo Diamanti faranno una mostra sull'artista?! Beh, con "straordinaria" lungimiranza sarà nel 2014...Noi, comunque, cerchiamo di vederci prima.

    Bye&besos

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    1. Il 2014 ? Un preannuncio precoce, direi. Certo che noi ci vediamo prima, aspettare Matisse mi sembra decisamente troppo lungo.

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  8. Un sommo artista, da sempre molto caro a spiriti aperti di questa mia zona, finitima con la Costa Azzurra.

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  9. È vero che la luce lì, nella tua terra, sembra fatta per gli artisti...

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  10. C'è tutta l'essenza di Matisse, una chiara visione della sua grandezza, in quanto ci hai presentato.

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  11. Ho letto avendo in sottofondo Parker. Inevitabile pensare di essere lì con te a sfogliare Jazz :)
    GRAZIE!

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  12. Ottimo lavoro. Matisse ha, come pochi, dato una dimensione musicale ai colori e tutto sommato direi anche di danza. www.zenotravegan.com

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